BitFenix AEGIS, analisi dell’esterno

Abbiamo dunque il nostro BitFenix AEGIS estratto dalla confezione e dalle relative protezioni. Il BitFenix AEGIS si presenta con un look elegante, grazie alle paratie lucide per non dire a specchio, ma leggermente squadrato. Notiamo questa forma semi squadrata dal pannello frontale leggermente pronunciato verso l’esterno e per il pannello superiore che come vedremo a breve risulta scavato con all’interno una griglia e relativo filtro antipolvere. La versione normale del BitFenix AEGIS è dotata anche del BitFenix ICON che ricordiamo essere un display TFT da 2,8” in grado di riprodurre con una buona resa cromatica le immagini che potremo caricare tramite il software fornito dalla stessa BitFenix e prelevabile dal sito. Il display, essendo posto nella parte interna del pannello frontale ed avendo finitura lucida, non sarà facilmente individuabile se non a PC acceso. La versione che abbiamo ricevuto, inoltre, era dotata anche di paratia laterale finestrata a completare dunque l’aspetto estetico dell’AEGIS. Abbiamo notato come BitFenix per i propri prodotti renda disponibili più versioni e varianti dello stesso prodotto per cercare di soddisfare quanto più il gusto estetico dell’utente finale.

Fronte, porzione superiore ed ingressi superiori

Partiamo dunque dal pannello frontale dove possiamo vedere più da vicino questa finitura lucida con la quale ci potremo addirittura specchiare. Ovviamente sappiamo benissimo tutti noi come avere superfici lucide porti inevitabilmente alla creazione di impronte e ditate anche al minimo tocco, salvo utilizzare guanti per prevenire il fenomeno. Il BitFenix AEGIS rientra in questa categoria dunque se non volete trovare ditate ovunque vi consigliamo di utilizzare dei guanti in lattice o simili, durante le fasi di assemblaggio. Di solito non utilizziamo questi accorgimenti per mostrare all’utente un’eventuale qualità o meno delle superfici e del prodotto. Tornando comunque all’analisi del prodotto, notiamo come lateralmente al pannello frontale siano presenti dei fori da cui passerà l’aria che verrà convogliata frontalmente nel case. Di base il BitFenix AEGIS a differenza di altri case non presenta ventole frontali ma ne troveremo solo una nel retro del case. Il frontale è comunque pronunciato verso l’esterno e distanziato dalla struttura in metallo per aumentare il ricircolo d’ariaNel frontale slot o bay per unità ottiche dunque per installare eventualmente il sistema operativo dovremo procedere tramite Pen Drive o unità ottica USB. Ciò a tutto vantaggio del design esterno del case.

Prima di procedere verso la parte superiore del case, vi mostriamo le immagini del display TFT da 2,8” con risoluzione 240*320 BitFenix ICON con cui potremo proiettare nel frontale del case l’immagine che più sarà di nostro gradimento.

Per accedere al BitFenix ICON dovremo prima rimuovere il pannello frontale con un semplice gesto, staccare il cavetto USB che lo tiene e solo dopo poterlo eventualmente smontare.

Una volta rimosso il pannello frontale troviamo un classico filtro antipolvere dotato di piccoli magneti presenti negli angoli che permetteranno di tenerlo in sede e di rimuoverlo facilmente per la pulizia. Notiamo come il filtro copri l’intera parte frontale e dunque eviti l’eccessivo accumulo di polvere nel case.

Possiamo vedere anche il dettaglio delle griglie presenti ai lati del pannello frontale del BitFenix AEGIS.

Proseguendo verso la parte superiore troviamo immediatamente i classici tasti di accensione, reset, i jack da 3,5mm e due porte USB 3.0. Interessante innanzitutto notare il piccolo dettaglio del tasto di accensione ove l’azienda ha apposto il proprio logo e non da meno la presenza di un fan controller integrato che ci permetterà di regolare su tre step predefiniti le ventole che andremo a collegare. Il fan controller utilizzato da BitFenix nell’AEGIS è classico, ovvero avremo la possibilità di collegare solo le classiche ventole a 3 pin. Tale controller ha inoltre solo tre connettori dunque potremo collegare solo tre ventole ad esso (o utilizzare degli sdoppiatori). Le regolazioni predefinite del fan controller sono High Performance (12V), Normal (7V) e Silent (5V). Come vediamo dunque abbiamo un buon range con cui gestire le ventole ad esso collegate. Potremo controllare quale settaggio avremo impostato semplicemente vedendo in quale posizione il LED bianco sia acceso. Per modificare la rotazione ed il profilo delle ventole ci basterà pigiare il tasto una singola volta e controllare la posizione del LED di stato. Spostandoci verso l’interno, troviamo una griglia in plastica con annesso filtro antipolvere che riprende la forma squadrata del case. Da notare come la griglia segua un verso diverso rispetto a quelle che sono le linee principali della parte superiore. La griglia potrà essere rimossa tramite un semplice “Click” per l’eventuale pulizia del filtro. Rimuovendo la griglia, troviamo parte della struttura interna in metallo che ci permetterà di installare eventuali radiatori, pompe come la Xres di EK o ventole da 120mm e 140mm.

Dettaglio del gancio che tiene in sede la griglia e relativo filtro antipolvere.

Qui invece un dettaglio delle connessioni presenti sul top del case.

Retro

Ci spostiamo ora nel retro del case dove troviamo il classico layout e design dei casi attuali. Partendo dall’alto troviamo due passatubi in gomma, a seguire il foro per la mascherina della scheda madre con a lato la griglia con l’unica ventola da 120mm inclusa nel case. Poco più sotto i cinque slot preforati per schede PCIe ed infine il foro, nella parte bassa, per l’alimentatore.

Paratia laterale sinistra e destra

Troviamo la paratia sinistra dotata una di un pannello finestrato in plexyglass ed una paratia classica. Lo spessore di entrambe è buono e anche queste sono state trattate con una vernice a finitura lucida dunque molto soggette a ditate ed impronte.

Come sempre potremo rimuovere le paratie grazie a viti Tool-less.

Paratia Inferiore

Capovolgendo il case, accediamo alla parte inferiore dove troviamo anche qui un filtro che copre quasi l’intera superficie e dotato come sempre di magneti. Rimosso il filtro, troviamo due griglie. La più piccola in corrispondenza della ventola dell’alimentatore e la più grande che permetterà di installare un radiatore o da 140mm o da 120mm così come per le ventole. Per tenere in posizione il case e rialzarlo un minimo da terra, sono impiegati dei piedini in gomma.