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Cooler Master Seidon 120M: una piccola meraviglia, su socket 2011 - Seidon 120M: analisi strutturale

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Seidon 120M: analisi strutturale

 

Il Seidon 120M si caratterizza come una evoluzione dei modelli da 120mm usciti in commercio fin d’ora, e si differenzia da questi per diverse caratteristiche tecniche, che affronteremo punto per punto a breve. Elenchiamo ora i dettagli tecnici: presenta un radiatore da 120mm, una spaziatura delle alette di 1.35mm, uno spessore delle alette di 0.1mm, un numero di setti del radiatore pari a 13, una spaziatura dei setti di 0.82cm, una lunghezza dei tubi di 32cm ed infine una tolleranza a sinistra di 2.30cm e a destra di 1.40cm. Questo comporta un comportamento termico interessante, e dato lo spessore ridotto non saranno necessarie ventole dalla pressione statica estrema.

 

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Radiatore, superficie dissipante e tubi

 

Avendo già fatto presenti le specifiche tecniche e molti dettagli approfonditi, che difficilmente potete trovare in altre recensioni anche di calibro mondiale, vi mostriamo alcuni dettagli del modello e vi invitiamo a notare che diversamente da altre soluzioni in commercio in questo caso, essendo una soluzione avente un MSRP contenuto, non c’è nessun controllo diretto via software grazie ad un connettore USB di controllo della pompa, che avrebbe quindi permesso le regolazioni precedentemente menzionate. Questi connettori sono presenti su modelli di fascia elevata, quali ad esempio Corsair H100i, mediante il software Corsair LINK in dotazione. Vi mostriamo alcune fotografie del radiatore e dei dettagli strutturali:

 

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Sebbene la tipologia delle tubazioni possa sembrare identica alle soluzioni H50, ciò è vero in parte poiché la lunghezza è quasi due volte tanto, ed inoltre la flessibilità sembra essere leggermente migliore, per via di una più robusta implementazione delle tubazioni ruotabili. Il diametro dei tubi, reale, è leggermente inferiore a quello che potete osservare direttamente all’esterno, anche se non è chiaro se sia presente una tubazione interna che non permetta quindi al fluido interno di sbattere contro le insenature radiali del tubo stesso. Sarebbe necessario segarlo in due, e si comprende chiaramente che ciò non è ovviamente possibile ai fini della recensione. Facciamo presente che c’è un meccanismo di inserimento dell’acqua nel radiatore, tramite un tubo collettore svitabile. Qualora fosse aperto però la garanzia verrebbe invalidata e data la caratteristica di questi modelli che permette la mancanza di una periodica manutenzione, è assolutamente sconsigliabile aprirla. E’ possibile che serva per fini di riparazione o test pre-vendita o assemblaggio.

 

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Waterblock, base di contatto

 

 

La base non presenta della pasta termica preapplicata ma è fornito in bundle un piccolo tubetto.

 

NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO spesso viene spalmato un sottile strato pre-applicato nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto. Non è invece il caso del Seidon 120M, che offre invece un tubetto di pasta termica.

 

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Rispetto ad altre soluzioni il combo waterblock-pompa presenta un design originale, con logo Cooler Master e diversi elementi decorativi in rilievo, anche se la prima impressione, perlomeno dalle fotografie, è di avere davanti un piccolo giocattolino di dubbia qualità. E’ vero il contrario fortunatamente, soprattutto osservando da vicino le finiture, la struttura del sistema di blocco e i dadi di ritenzione sulla base.

 

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Vi mostriamo alcune fotografie della base di contatto e dell’installazione, che quindi è standard per tutti i dissipatori di questa tipologia:

 

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Un particolare della pasta termica applicata; potrebbe sembrare troppa, ma data la leggera rugosità della base, che non è lappata a specchio, come vedrete anche dai test termici il risultato è eccellente. Oltre a questo vi mostriamo anche il contatto con la base:

 

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NOTA QUALITA’ BASE:  una base di contatto che abbia un’elevata efficienza di dissipazione termica richiede una qualità intrinseca della superficie di scambio molto elevata. Ciò è possibile con procedure di lavorazione della base avanzate, che permettano di minimizzare le discrepanze orizzontali della base, che vengono colmate dalla pasta termoconduttiva. In questo campo viene utilizzato il termine “lappatura”, che quindi rappresenta proprio la qualità finale di questo processo. Con il termine “finitura a specchio” si indica invece una particolare lavorazione che porta ad avere una superficie di contatto perfettamente lucida, che rispecchia quindi la luce senza produrre deformazioni locali. Viene ottenuta con tecniche di lavorazione che utilizzano superfici abrasive molto sottili ed è comune in diversi marchi molto famosi, quali Scythe ad esempio.

 

Ventilazione

 

Come ventola è stato scelto il modello A12025-24RB-4CP-F1, avente le specifiche menzionate nel secondo capitolo. Possiamo affermare senza ombra di dubbio che a livello qualitativo è ottima, anche se non è orientata per bassi RPM, anche per via del ticking. A livello aerodinamico è ottima e data la tipologia delle pale produrrà una grande pressione statica ad elevati giri di rotazione.

 

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